Economia

BNP Paribas, nel 2021 ricavi +4,4% e utile netto +34,3%

"Tali risultati - spiega l'ad Jean-Laurent Bonnafé - sono la testimonianza del nostro impegno di lungo termine al loro fianco, in tutte le fasi del ciclo economico.

Il 7 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione di BNP Paribas, riunitosi sotto la presidenza di Jean
Lemierre, ha esaminato i risultati del Gruppo per il quarto trimestre 2021 e chiuso il bilancio dell’esercizio
2021.

“Grazie all’impegno di tutti i dipendenti e alla solidità del proprio modello – spiega Jean-Laurent Bonnafé, Amministratore Delegato del Gruppo – BNP Paribas realizza nel 2021 un’ottima performance. BNP Paribas conferma il suo ruolo di rilievo nel finanziamento dell’economia, soprattutto in Europa. Queste performance sono il riflesso di una posizione unica di leader europeo, che può contare su piattaforme di primo piano per servire al meglio i clienti corporate, istituzionali e retail”.

“Tali risultati – continua – sono la testimonianza del nostro impegno di lungo termine al loro fianco, in tutte le fasi del ciclo economico. Con una redditività ancora cresciuta nel 2021 e un ROTE del 10%, i risultati del Gruppo sono inoltre il frutto della nostra strategia di lungo termine e della nostra trasformazione. Abbiamo digitalizzato la banca in profondità, per migliorare l’esperienza dei clienti e l’efficienza delle nostre attività. Abbiamo sviluppato potenti piattaforme, al servizio dei nostri clienti e dei nostri partner. In questo modo, siamo al loro fianco per favorirne la crescita e l’accelerazione verso la transizione ecologica. La somma dei nostri talenti, delle nostre piattaforme leader in Europa, del nostro modello efficace e distintivo e della solidità finanziaria del Gruppo consente a BNP Paribas di essere nella posizione ideale per mettere in atto il suo piano strategico Growth, Technology & Sustainability 2025. Siamo pienamente impegnati per proseguire il nostro sviluppo, per soddisfare le attese dei nostri clienti, per continuare a creare valore per i nostri stakeholder e per generare crescita sostenibile, con un obiettivo di ROTE superiore all’11% entro il 2025, integrando al tempo stesso in maniera industriale le dimensioni ambientali e sociali in tutte le attività della banca”.

Con un “common Equity Tier 1” ratio del 12,9% al 31 dicembre 2021 e una redditività del patrimonio netto tangibile non rivalutato del 10,0% “il Gruppo dimostra ancora una volta la sua capacità di creare valore in maniera continua e sostenibile”. Nelle divisioni operative il margine di intermediazione è in aumento del 2,4% a perimetro e tassi di cambio storici e del 3,7% a perimetro e tassi di cambio costanti. Esso è in significativo aumento (5,2%) in Domestic Markets , sostenuto dalla crescita nelle reti , in particolare in Francia, e da un considerevole incremento nelle linee di business specializzate, in particolare Arval. I ricavi di International Financial Services sono in calo dell’1,2% a perimetro e tassi di cambio storici ma in aumento dell’1,7% a perimetro e tassi di cambio costanti, con un significativo incremento nelle attività di asset management, una crescita dei ricavi dell’Assicurazione e di BancWest e un contesto meno favorevole per le altre linee di business. Infine, CIB registra un significativo incremento dei ricavi (+3,4% a perimetro e tassi di cambio storici, +4,1% a perimetro e tassi di cambio costanti), attestandosi a un livello elevato (+17,8% rispetto al 2019).

Il costo del rischio, pari a 2.925 milioni di euro, diminuisce del 48,8% rispetto al 2020 e si attesta a 34 punti base in rapporto agli impieghi a clientela.

Quanto ai costi operativi del Gruppo, pari a 31,11 miliardi, sono in aumento del 3,0% rispetto al 2020, a causa del sostegno alla crescita e agli investimenti, e sono in calo dello 0,7% rispetto al 2019. I costi operativi – segnala Bnp Paribas – contabilizzano quest’anno l’impatto eccezionale dei costi di ristrutturazione e di adattamento (164 milioni di euro), nonché dei costi di potenziamento dei sistemi informatici (128 milioni di euro) per un totale di 292 milioni di euro (contro un totale di costi operativi straordinari di 521 milioni di euro nel 2020, quando includevano inoltre l’impatto straordinario delle donazioni e delle misure di sicurezza per il personale legate alla crisi sanitaria, per 132 milioni di euro).

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