Contro il caro-bollette la grande adunata delle associazioni dei Consumatori: ecco le proposte
Cinque richieste, o meglio rivendicazioni, vengono fuori dal grande incontro plenario che ha viste promotrici 16 tra le maggiori associazioni dei consumatori italiane.
Si è conclusa con cinque richieste – o meglio definite rivendicazioni – e precise richieste all’Esecutivo che Giorgia Meloni è chiamata a formare (in tempi brevi, si spera) l’Assemblea nazionale delle Associazioni dei Consumatori, a cui hanno partecipato oltre 4000 attivisti. Con il caro-bollette che spaventa e la crisi nell’aria, le associazioni dei consumatori si sono riunite per sollecitare il Governo (nascente) all’adozione di misure urgenti per fronteggiare i rincari sul fronte dell’energia e dei beni di largo consumo.
Un incontro definito dagli stessi organizzatori senza precedenti: è noto, infatti, che non è facile allineare così tante sigle tra l’altro dirette concorrenti tra loro. Al fianco dei Consumatori, inoltre, hanno partecipazione delle principali forze sociali del Paese: c’erano CGIL, CISL e UIL, ma anche rilevanti sigle del mondo produttivo, CNA, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, i Panificatori artigiani. E ancora i sindacati degli inquilini SUNIA e SICIET, le organizzazioni del volontariato Auser e Anteas, Federcasalinghe, USB, le Associazioni ambientaliste e pro-rinnovabili come WWF Legambiente, Coordinamento Free e rappresentanze dei produttori di fotovoltaico e dei rivenditori di energia come Italia Solare e Arte.
Le richieste dei consumatori
A promuovere l’incontro Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, Casa del Consumatore, CittadinanzAttiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con., CTCU e la Federconsumatori.
La vastissima partecipazione ha spinto le associazioni promotrici a predisporre una piattaforma condivisa a partire da cinque rivendicazioni principali in materia di energia.
Stop ai distacchi per morosità
In primis, le associazioni chiedono a gran voce la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, con la lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia.
Aumento dei bonus per le utenze
L’aumento dei bonus per energia, gas e acqua, insieme all’allargamento della platea dei beneficiari, attraverso l’innalzamento delle soglie Isee, anche differenziate per intensità di aiuto; inoltre, la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica: è questa la richiesta delle associazioni dei consumatori.
Riduzione degli oneri sulla bolletta
Dall’assemblea emerge anche la richiesta di una vera e propria riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali, e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni.
Investimento sulle rinnovabili
Le associazioni dei consumatori spingono inoltre su una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche.
Piano straordinario di sostegno
Infine, le associazioni dei consumatori chiedono un piano nazionale straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese, insieme con la precisazione e il rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti superiori ad una certa soglia realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce.
“Ci aspettiamo ora che il Governo sia pronto ad ascoltare le proposte e rivendicazioni delle associazioni dei consumatori, che chiedono di aprire stabilmente un tavolo di dialogo che le coinvolga, insieme a quelli delle altre parti sociali ed economiche. I consumatori, rappresentati dalle principali associazioni riconosciute, restano pronti a mobilitarsi, in tutte le forme e modalità possibili, finché non saranno assunte efficaci misure per fronteggiare l’emergenza sociale e sia avviato un percorso riformatore di carattere strutturale in materia di politiche energetiche e di sostenibilità del mercato dei consumi”, chiudono le associazioni di categoria in una nota congiuna.