Politica e Istituzioni

Nola, riparte la Fondazione Giordano Bruno: associazioni e imprese del territorio al centro del progetto

Nola – In occasione dei 423 anni dalla morte di Giordano Bruno, riparte la Fondazione Parco letterario Giordano Bruno.

Dopo anni segnati da un lungo stop, a causa del Covid e delle numerose  criticità burocratiche, l’ organizzazione nata per promuovere il pensiero del filosofo degli “Eroici furori” riprende la sua attività culturale.

La conferenza stampa di presentazione della nuova governance della Fondazione presieduta dal professore Sebastiano Maffettone, già commissario dell’ ente, si è svolta presso il comune di Nola, ieri 16 febbraio.

A presiedere la conferenza, il sindaco Carlo Buonauro che ha evidenziato l’ impegno di Comune e Regione nel rilancio della Fondazione, in particolare con la ricostituzione del fondo.

Nel corso dell’ incontro sono stati presentati i membri del Consiglio di Amministrazione, in particolare Vincenzo Di Riso – che ha portato il saluto del presidente Maffettone – e Gennaro Romano, esperto di marketing di impresa ed eventi.

Quest’ ultimo ha sottolineato le linee guide che seguirà la Fondazione che avranno un  andamento circolare con al centro la comunità.

LE LINEE GUIDE DELLA FONDAZIONE: al centro la comunità

L’ obiettivo è superare il concetto di cultura relegata solo ai “salotti buoni”, puntando decisamente a renderla “Pop”. Attualizzare il pensiero di Bruno, declinandolo nel quotidiano: questa la sfila

Un processo virtuoso in cui soggetti attivi dovranno essere anche le associazioni e le imprese.

Tra le varie idee in cantiere quella di coinvolgere artisti di fama nazionale ed internazionale che possano rappresentare gli aspetti della filosofia di Bruno.

Un’ iniziativa che vedrebbe partecipi e protagoniste le botteghe della cartapesta della città, da sempre espressione di un sapere artigiano legato alla realizzazione dei Gigli e della Barca per la famosa Festa dei Gigli, dal 2013 patrimonio Unesco.

Un percorso di grande suggestione, ma anche innovativo, che vedrebbe il Castello di Cicala come luogo di elezione di arte e di filosofia.

Giordano Bruno resta ancora uno straordinario attrattore per l’ intero territorio nolano con un respiro di carattere internazionale ancora troppo poco valorizzato.

La rinnovata Fondazione ed i suoi propositi accendono una luce di speranza, come quel rogo in Campo dei Fiori a Roma,  423 anni fa.

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