Economia

Bonus moda 2022, aperte le domande fino al 10 giugno

Possono presentare la domanda gli esercenti che operano nel settore dell'industria tessile, della moda e della produzione calzaturiera e pelletteria, a condizione che siano attivi nell'ambito dei settori caratterizzati da stagionalità e obsolescenza dei prodotti.

Aperte dal 10 maggio al 10 giugno 2022 le domande per chiedere il Bonus moda 2022 che permette di usufruire di un credito d’imposta pari al 30% del valore della merce rimasta in magazzino per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.

Come funziona il bonus moda 2022

Per ricevere il credito previsto dal Decreto Rilancio è fondamentale il confronto con i dati pre-pandemia. Il contributo a favore degli esercenti dei settori tessile, moda e accessori nasce per tutti quei commercianti che, a causa dell’emergenza Covid e delle restrizioni imposte dal contenimento in fase pandemica acuta, hanno registrato rimanenze finali di magazzino superiori rispetto a tre anni fa, prima che arrivasse la prima ondata del virus in Italia.

Il 6 maggio l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione il modello 2022, le istruzioni e le specifiche tecniche per effettuare la richiesta da presentare relativamente al periodo d’imposta 2021. Tutti i documenti sono reperibili e scaricabili sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

La comunicazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate in via telematica direttamente dal beneficiario o tramite un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazione, mediante i canali telematici ufficiali dell’Agenzia delle entrate. Dopo aver presentato la comunicazione, è rilasciata entro 5 giorni una ricevuta che ne attesta la presa in carico o lo scarto con l’indicazione delle relative motivazioni. La ricevuta viene messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso la comunicazione nell’area riservata del sito internet ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Chi può accedere al Bonus moda 2022

Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 luglio 2021 ha definito tutti i dettagli operativi per l’accesso all’agevolazione e la lista di Codici Ateco ammessi a beneficiarne. Non solo: il DL Sostegni Ter dello scorso gennaio ha aumentato le risorse a disposizione per il 2022 portandole a 250 milioni e ha ampliato la platea di imprese potenziali beneficiarie che possono quindi accedere alla domanda bonus moda 2022.

Il DL, infatti, amplia la lista dei beneficiari includendo anche le imprese operanti nel settore del commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria che svolgono attività identificate dai seguenti codici Ateco 2007: 47.51, 47.71, 47.72.

Possono presentare la domanda gli esercenti che operano nel settore dell’industria tessile, della moda e della produzione calzaturiera e pelletteria, a condizione che siano attivi nell’ambito dei settori caratterizzati da stagionalità e obsolescenza dei prodotti.

Il target dei possibili beneficiari del bonus si è allargato al commercio al dettaglio dei prodotti tessili in esercizi specializzati, commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati, commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati.

Il modello del Bonus moda 2022 è aggiornato rispetto al precedente del 2021 anche nel modello di comunicazione approvato dall’Agenzia delle Entrate e aggiornato al 6 maggio 2022. La nuova versione del modello si è resa necessario dopo l’approvazione del modello di autodichiarazione generale del rispetto dei requisiti del Temporary Framework con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

La nuova è una dichiarazione sostitutiva più aggiornata e semplificata rispetto alla precedente. Ha infatti ad oggetto esclusivamente il rispetto dei requisiti previsti dalla Sezione 3.1 del Framework. Non ha più un effetto ‘sostitutivo’ dell’autodichiarazione generale, che dovrà essere resa utilizzando l’apposito modello. Nella nuova dichiarazione sono stati poi introdotti appositi campi per indicare l’importo che il beneficiario intende restituire, tramite riduzione del bonus tessile, in caso di fruizione degli aiuti di Stato.

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