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Arriva la Disability Card: a cosa serve e come ottenerla

La Disability Card si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’Unione europea in materia di disabilità 2010-2020 ed è tesa a contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale della comunità, in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione europea.

L’Italia è fra i primi Paesi europei ad adottare la disability card, un documento unico che attesta i dati e l’identità della persona con disabilità – lieve, media o grave – per facilitare l’accesso a servizi specialistici e prestazioni agevolative.

Nata dall’adozione della Carta Europea per la Disabilità e con la forte volontà di includere le persone diversamente abili nella vita sociale e lavorativa dell’Unione, la disability card è riconosciuta sull’intero territorio nazionale e nei Paesi che hanno già aderito al progetto: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania e Slovenia. La Commissione europea, entro il 2023, proporrà il riconoscimento della Carta in tutti gli Stati membri.

Come nasce la Disability Card

La Disability Card si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’Unione europea in materia di disabilità 2010-2020 ed è tesa a contribuire alla piena inclusione delle persone con disabilità nella vita sociale della comunità, in coerenza e reciprocità con gli altri Paesi dell’Unione europea.

Infatti, nel marzo 2021 la Commissione europea ha adottato la strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030. La strategia si basa sui risultati della precedente strategia europea sulla disabilità 2010-2020, che ha spianato la strada verso un’Europa senza barriere e verso l’emancipazione delle persone con disabilità affinché possano godere dei loro diritti e partecipare pienamente alla società e all’economia.

Nasce per agevolare l’accesso a benefici, supporti e opportunità utili alla promozione dei diritti delle persone con disabilità. Infatti,

l’articolo 1, comma 563,della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come modificato dall’articolo 66, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, ha previsto che “con decreto del Ministro per la famiglia e le disabilità, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e dei trasporti e per i beni e le attività culturali, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia e sono determinate le modalità per l’individuazione degli aventi diritto e per la realizzazione e la distribuzione della stessa a cura dell’INPS”.

Si tratta, in altre parole, di una tessera digitale, simile per forma e materiale alla Carta di identità elettronica (CIE), che consente il riconoscimento a livello europeo della condizione di disabilità dei cittadini degli Stati dell’UE. Per facilitare l’utilizzo per persone non vedenti e ipovedenti la scritta “Disability Card” è stampata anche in Braille.

Sul documento sono riportati diversi dati personali:

  • fotografia del titolare;
  • nome, cognome e data di nascita;
  • numero seriale e data di scadenza del documento;
  • QR code che contiene solamente le informazioni relative all’esistenza della condizione di disabilità;
  • apposita indicazione nel caso in cui il titolare abbia bisogno di un accompagnatore o di sostegno maggiore.

Mostrando la Carta Europea della Disabilità o Disability Card non sarà necessario presentare altri documenti che attestino la condizione di disabilità.

Chi può ottenerla e come

La disability card verrà rilasciata dall’INPS a tutti i soggetti in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza. In particolare, possono accedere alla misura coloro che sono:

  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
  • invalidi civili minorenni;
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991, n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

In alternativa, l’INPS ha autorizzato anche gli enti territoriali e le associazioni di tutela delle persone con disabilità maggiormente rappresentative e capillarmente diffuse sul territorio a fare richiesta per conto dei propri iscritti: in questo caso, l’operatore dell’associazione già abilitato può accedere al servizio mediante identità digitale (SPID, CIE, CNS), previa dichiarazione di possesso della delega firmata dall’interessato.

All’esito dell’accertamento del possesso dei requisiti, l’INPS affida la produzione della Disability Card all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, attraverso il gestore Poste Italiane S.p.A., provvede alla consegna della Carta al richiedente presso l’indirizzo indicato nella domanda.

La Disability Card, secondo quanto specifica l’Ente, può essere utilizzata esclusivamente dal titolare per ottenere le agevolazioni previste e non è cedibile a terzi; viene esibita all’erogatore dei servizi e la sua presentazione esonera dall’esibizione di altre certificazioni che attestino l’appartenenza alle categorie sopra indicate.

L’utilizzo della Carta Europea della Disabilità o disability card consente all’erogatore, con differenti livelli di sicurezza, i seguenti accessi:

  • accesso di I Livello, in cui l’erogatore chiede la sola verifica della permanenza dello stato di disabilità;
  • accesso di II livello, previsto per specifici servizi e prestazioni convenzionate, che richiede l’inserimento dell’identità digitale da parte dell’erogatore.

La circolare del 1° aprile fornisce ulteriori dettagli in merito, specificando che i cittadini possono presentare la domanda tramite l’apposito servizio online, accedendo con credenziali SPIDCIECNS, e fornendo:

  • una fototessera;
  • l’indirizzo per il recapito della Carta;
  • i verbali cartacei antecedenti al 2010 che attestano lo stato di invalidità.

Anche i minori di 18 anni possono ottenere la disability card attraverso l’attivazione dello Spid per i minorenni.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. Condirettore di FMag.it

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