Lavoro

Programma Gol, presi in carico già in 446mila

I dati Anpal sanciscono la vittoria della misura Gol, almeno per quanto riguarda l'adesione. Le azioni più complesse legate alla platea dei percettori del Reddito di Cittadinanza

I dati li fornisce l’Anpal nelle scorse ore: sono già 446mila i beneficiari del programma Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori) presi in carico dai Centri per l’impiego. Considerando che l’Italia si era impegnata con l’Unione Europea di raggiungere i 300mila iscritti (questo il target previsto dal Pnrr 2022) al programma entro dicembre e i dati sono la fotografia di inizio ottobre, questo vuol dire che (almeno per quanto riguarda l’adesione) il programma Gol è un vero successo con un 148% di obiettivo raggiunto. Valore destinato solo ad aumentare.

Oltre la metà dei beneficiari è in percorsi di reinserimento lavorativo, la restante quota si distingue quasi alla pari tra percorsi di upskilling e reskilling. Solo il 4% dei beneficiari è nei percorsi cosiddetti “complessi”.

Chi sono i 446mila beneficiari? L’identikit

I numeri dimostrano che c’è fame di opportunità, e si vede. I beneficiari sono individui che hanno presentato una Did (dichiarazione immediata disponibilità) al lavoro e alle misure di politica attiva, si sono recati presso i Cpi, hanno ricevuto un assessment quali-quantitativo e un orientamento di base e hanno poi sottoscritto il patto di servizio personalizzato, con l’individuazione di uno tra i quattro percorsi previsti dal programma Gol (che, ricordiamo, sono reinserimento lavorativo, upskilling, reskilling e programmi complessi come inclusione o ricollocazione collettiva).

Al momento dell’ingresso nel Programma circa il 46% dei beneficiari risultata disoccupato da 6 mesi e oltre e il 38% da 12 mesi e oltre. La platea del Programma è rappresentata prioritariamente da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità: il 52,9% dei presi in carico sono disoccupati che hanno fatto domanda di Naspi o DisCol, il 26,5% sono beneficiari di Reddito di Cittadinanza e di questi il 3,9% sono anche beneficiari di Naspi o DisCol. Il restante 20,6% rientrano in altre categorie di disoccupati non soggetti a condizionalità.

La componente femminile rappresenta il 56% dei presi in carico. Quella giovanile è pari al 26% e quella più adulta (55+) al 18%. Gli stranieri sono circa il 14%. La distribuzione dei target prioritari per regione presenta, come era lecito aspettarsi, una quota di percettori di Reddito di Cittadinanza più elevata nelle Regioni del Sud Italia, con incidenza che in Sicilia ad esempio supera il 50%.

(Quasi) nessuna Regione indietro

Altro dato da non sottovalutare è che a quota del target Pnrr assegnata alle Regioni è stata raggiunta in quasi tutti i territori: 18 Regioni e Province autonome hanno già raggiunto la quota, alcune hanno già raggiunto anche il target nazionale (600mila: l’asticella è alta il doppio rispetto a quella europea). Tra le “virtuose” ci sono Friuli Venezia Giulia (già a tre volte il target Pnrr), Sardegna, Umbria e Puglia.

“Superato il target europeo – afferma il commissario Anpal Raffaele Tangorra – dobbiamo concentrarci sul ben più ambizioso obiettivo nazionale. Già quattro Regioni lo hanno raggiunto e altre quattro sono prossime a farlo, in rappresentanza di tutte le aree del Paese, incluso il Mezzogiorno. Sono risultati che lasciano ben sperare sul principale obiettivo del programma e cioè la garanzia di livelli essenziali delle prestazioni uniforme sul territorio nazionale”.

Se proseguiranno le tendenze attuali di presa in carico, le proiezioni mostrano che tale target sarà presumibilmente raggiunto a livello Paese nell’ultima settimana di novembre, un mese prima di quanto stabilito.

Programma Gol e Reddito di Cittadinanza

I percettori di Reddito di Cittadinanza privi di NASPI risultano “maggiormente lontani dal mercato del lavoro” e quindi indirizzati ai percorsi di reskilling e di lavoro e inclusione con quote decisamente importanti – quasi i due terzi – e più elevate di quanto rilevato per tutti gli altri target del programma. Lo ricorda l’Anpal analizzando i dati in possesso dell’Agenzia. Sono i percettori di Reddito che quindi presentano le “maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro”, spesso accompagnate dalla necessità di “un intervento più complesso e multidisciplinare”.

Dei circa 100mila beneficiari di Reddito già entrati nel programma GOL, solo 13mila (circa il 13 percento) sono stati valutati vicini al mercato del lavoro e inseriti nel percorso 1. Per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, fanno sapere dall’Anpal, in “oltre metà dei casi si profila un percorso di riqualificazione e per circa un quarto un percorso di formazione più breve di aggiornamento delle competenze”.

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